Il punto sui nuovi concorsi e sulle assunzioni in PA

Il punto sui nuovi concorsi e sulle assunzioni in PA

di Elia Pirone

Questo periodo dell’anno porta con sé tante aspettative sul mondo della Pubblica amministrazione e dei concorsi pubblici.
Ci sono diverse procedure concorsuali che dovranno uscire a breve o in un periodo più
indeterminato, oltre ovviamente alle assunzioni che deriveranno dallo scorrimento di precedenti graduatorie. La situazione, però, può apparire complessa ai più, data la mole di “carne al fuoco” che in questo periodo leggi, decreti e PIAO stanno portando alla nostra attenzione. Vediamo quindi di capire cosa sta succedendo.
Uno dei concorsi più attesi e annunciati è senza dubbio quello dei 2500 funzionari dell’Agenzia delle Entrate, principalmente di area tributaria, ma non solo. In base alle ultime informazioni più quotate, il bando è previsto in uscita per giugno 2023, quindi ci siamo. L’attenzione verso questa procedura è alta, in quanto il Comitato di Gestione dell’Agenzia ha stabilito che il tirocinio teorico-pratico, da sempre caratteristica peculiare di AdE, non è più obbligatorio come prova concorsuale.
Effettivamente, a conti fatti, il tirocinio ha inutilmente allungato i tempi dell’Agenzia, disincentivando i partecipanti.
Subito dopo il concorso dei 2500, segue il concorso per 585 ex B1 dell’INPS. I posti a bando saranno aperti, come titolo d’accesso, ai diplomati e questo è uno dei motivi per cui si prevede che la partecipazione sarà comunque alta, nonostante si sia appena concluso il concorso per 1858 consulenti protezione sociale (laureati) che ha fatto registrare migliaia di assunzioni in più rispetto all’originario numero di posti messi a bando. INPS è uno degli enti più ambiti perché, al di là del tabellare da CCNL, garantisce ai dipendenti un trattamento accessorio molto interessante, oltre che un elevato livello di welfare per i dipendenti. Il concorso, già programmato per il 2022 ma rimandato a seguito della rimodulazione del piano assunzionale dell’Istituto, è previsto entro la fine del 2023.
Ma se queste procedure sono ormai abbastanza note nel mondo dei concorsisti, ecco che ne sono subentrate altre. Il DPCM dell’11 maggio 2023 ha autorizzato una serie molto vasta di assunzioni. A cominciare dal MEF, che potrà bandire due concorsi che si preannunciano partecipati, ovvero 250 funzionari laureati e 200 assistenti diplomati. Sappiamo inoltre che – sempre al MEF – verranno assunti 18 dirigenti di II fascia tramite il IX Concorso SNA, ora in svolgimento, e altri 4 per scorrimento. Di queste procedure non si conosce ancora una tempistica precisa.
Anche l’Agenzia delle Dogane è stata autorizzata a bandire due nuovi concorsi, anche qui senza una tempistica certa, sebbene l’ex direttore Minenna, sostituito da Roberto Alesse, abbia dichiarato ormai mesi fa che sarebbe stata sua intenzione procedere con un concorso all’anno, considerata la notevole carenza di organico dell’Agenzia. Anche in questo caso vedremo come si procederà, per quanto vada notato che sono ancora in corso due procedure per laureati e diplomati. In ogni caso, i numeri previsti dal DPCM sopra richiamato sono 250 per i funzionari e 279 per gli assistenti.
Previste assunzioni anche al Ministero dell’Agricoltura: questa volta, dei 300 funzionari previsti, una parte verrà assunta tramite scorrimento di vigenti graduatorie e una parte per concorso. Lo prevede la Legge di Bilancio 2023, art. 1 comma 452.
Terminiamo infine con il Ministero dell’Interno, altro ente estremamente interessante in ottica concorsisti, che prosegue la propria campagna assunzionale. Nello specifico, nel recente PIAO pubblicato, si rileva che il Ministero è stato autorizzato a “bandire e assumere” 10 dirigenti di seconda fascia, 300 funzionari, 500 assistenti e 150 operatori (questi ultimi con scuola dell’obbligo); tutte queste assunzioni saranno possibili tramite il risparmio dovuto al personale cessato nel 2022.