Ufficio per il Processo: tutto ciò che serve sapere sul nuovo concorso

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Dopo la pubblicazione dell’atteso bando dedicato alle assunzioni di Addetti all’Ufficio per il Processo, è importante conoscere tutte le prescrizioni che il bando stesso reca, per evitare errori di valutazione che potrebbero compromettere la partecipazione.

Cominciamo dall’architettura dei posti messi a bando: come nel precedente concorso, il secondo scaglione AUPP sarà assunto in base a singole graduatorie distrettuali (insieme a un codice denominato “CASS” riservato agli uffici della Corte di Cassazione) per Corte d’Appello. Il concorso non riguarda Trento e Bolzano, che seguono un iter assunzionale a parte.

Chi presenta domanda lo fa per un solo codice, non è ammessa quindi la candidatura su più distretti. In questa procedura opera la riserva del 30% dei posti per coloro che hanno svolto il servizio militare come volontari; inoltre, coloro che abbiano svolto il Servizio Civile Universale (SCU) sono computati all’interno della relativa riserva del 15% dei posti banditi. Da precisare che le suddette quote sono parametrate alle singole graduatorie distrettuali.
Nell’ambito della procedura, infine, è operativa la preferenza a favore del genere maschile, in quanto la differenza di genere nell’Area dei Funzionari del Ministero della Giustizia supera il 30%.

Sono ammessi a partecipare i laureati, anche triennali, ma – e questa è una importante nota – anche i laureandi a patto che conseguano i titoli di accesso entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando.

Veniamo adesso alle prove previste. Si precisa preliminarmente che il concorso sarà gestito da Formez PA e si articolerà in una preliminare valutazione dei titoli, che ha lo scopo di ammettere, per ciascun distretto, un numero di candidati pari a 60 volte il numero dei posti messi a concorso, sempre per distretto. Il voto di tale valutazione titoli sarà sommato a quello della successiva prova scritta. Quest’ultima potrà svolgersi anche in sedi decentrate e con strumentazione informatica. L’iscrizione alla procedura concorsuale avviene sulla dedicata pagina del portale inPA. Per l’iscrizione è necessario possedere SPID (o una CIE o una CNS o tramite sistema eIDAS) e un indirizzo PEC o domicilio digitale intestato al candidato.

La prova scritta, unica per tutti i codici di concorso, consiste in un test di 40 quesiti a risposta multipla da risolvere nell’arco di 60 minuti, con un punteggio massimo attribuibile di trenta punti. Il punteggio minimo da raggiungere per superare la prova è di 21/30. La prova scritta verterà su diritto pubblico, ordinamento giudiziario e lingua inglese. È importante osservare, per quanto concerne la norma denominata giornalisticamente “taglia-idonei”, che la stessa non si applicherà al presente bando, dal momento che trattasi di concorso a tempo determinato, quindi espressamente escluso dall’applicazione di tale norma.

 

Elia Pirone